venerdì 21 marzo 2014

Corpo 


"Non è più tempo per una magia aleatoria, di una poesia che non è sostenuta dalla scienza. In teatro poesia e scienza devono ormai identificarsi. Ogni emozione ha basi organiche. E coltivando l'emozione nel proprio corpo l'attore ne ricava il voltaggio. Sapere in anticipo quali punti del corpo bisogna toccare significa gettare lo spettatore in trances magiche. A questa scienza preziosa la poesia teatrale si è da tempo disabituata. Conoscere le localizzazioni del corpo significa dunque ricostruire la catena magica. E io posso col geroglifico di un respiro ritrovare un'idea di teatro sacro."

                                                                Antonin Artaud, Il teatro e il suo doppio

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