martedì 11 novembre 2014

Il taccuino di Altea

Ecco il taccuino che è stato consegnato agli educatori per documentare l'esperienza laboratoriale e formativa.

venerdì 4 luglio 2014

LA TESTIMONIANZA DELLA SEZIONE PRIMAVERA – SCUOLA INFANZIA MONTEVELINO 10 – MILANO


Quando c’è stata fatta la presentazione non riuscivamo ad immaginare cosa e come poteva svilupparsi la proposta teatrale per bambini di questa età circa 3 anni, vedevamo il limite d’età per i bambini ma la nostra risorsa era la curiosità e il desiderio di vedere cosa poteva succedere, disposte comunque a metterci in gioco. Ad ogni incontro c’era la sorpresa nel vedere come i bambini interagivano con la proposta fatta, in relazione ad Elisa, individualmente e tra di loro nel gruppo.
Abbiamo visto che i timidi sono diventati più intraprendenti, i bambini più silenziosi, osservatori e sempre più sorridenti e comunicativi.
La vivacità dei bambini ha trovato modo di esprimersi in modo creativo diventando proposta di gioco per gli altri.
Questa esperienza di volta in volta li ha aiutati anche ad acquisire la “capacità d’attesa” del proprio turno, di stare dentro nelle regole e riuscire a giocare assieme senza litigare “azzuffandosi”.
Per noi educatrici questa proposta teatrale è stata una occasione di confronto, di stimolo, di apprendere giocando e di avere sui bambini uno sguardo nuovo.


Le educatrici della Sezione Primavera : Milena Confalonieri, Emanuela Muller e Sgorbini Daniela. Anno Scolastico 2013 – 2014.












giovedì 12 giugno 2014

Giovedì 19 giugno dalle 17 alle 20.30
Linguaggi teatrali nei nidi e nelle scuole dell'infanzia del Comune di Milano
SEMINARIO CONCLUSIVO del progetto
"Milano -Infanzia e Linguaggi Teatrali "

il seminario si terrà a
Villa di Breme Forno
Via Martinelli 15
Cinisello Balsamo (Mi)
per arrivare con i mezzi pubblici : MM5 Bignami -tram 31 Gorky Monfalcone

venerdì 23 maggio 2014


Conclusi i laboratori con le Scuole di  Zona 9
Un  grazie  che non è  fine di un viaggio, ma tappa per nuove partenze ….cominciando dal 19 giugno !

Con giovedì 22 maggio  si è concluso il percorso di incontro con i genitori delle scuole di Zona 9 , che abbiamo avuto il piacere di seguire e che si sono impegnate in questo nostro progetto .
Noi abbiamo scelto di suddividere il percorso dei  6 incontri previsti  di  laboratorio per genitori,  in due sezioni  “intensive” di 3 incontri ciascuna, in date e orario diversificato (pomeriggio o sera),   per rispondere in modo più ampio alle dimostrazioni  di interesse da parte dei genitori, cui in una specifica riunione era stata proposta questa fase della ricerca “Infanzia e linguaggi teatrali”  a loro rivolta, cercando così di favorirne  la più ampia partecipazione , rendendola meglio compatibile con turni di lavoro e impegni famigliari e creando condizioni  di condivisione  per/ con  le educatrici interessate e coinvolte .
Un grande sincero e sorridente grazie dunque a tutti coloro che hanno aderito giocando con noi al Teatro e un particolare grazie alla P.O. Marina Villa,  per il concreto generoso impegno a seguire e favorire il realizzarsi dell’iniziativa, anche al di fuori di più canonici spazi di orario e di servizio .
Un saluto e un arrivederci ai genitori,  che abbiamo visto partecipi  e divertiti (almeno … spero !)  e a cui si è cercato di suggerire e insieme sperimentare nuovi modi  nella relazione,  che i linguaggi teatrali possono aiutare, partendo da una maggiore  consapevolezza della  propria ricchezza espressiva nella parola,  nel gesto,  nello sguardo e anche nel ...silenzio.  Una relazione rivolta  sia ai propri bambini, attraverso il gioco creativo ed espressivo e la narrazione,  sia verso una maggiore apertura alla collaborazione con le scuole, magari per  feste o altre nuove iniziative,  di incontro scuola–famiglia-territorio.

Un ribadito grazie alle educatrici per l’attenzione, la disponibilità e la pazienza  con cui hanno seguito le diverse fasi ( ma anche un po’ di divertimento ?), sia quelle a loro specificatamente rivolte come possibile aggiornamento  professionale , sia quelle che riguardavo attività con i bambini, sia la condivisione di incontri laboratoriali con genitori .
E con puntuale metafora teatrale, ora a tutti lanciamo “la battuta” per l’avvio di nuovi progetti e percorsi !
Ricordo allora  l’appuntamento per i  prossimi focus  in Università Cattolica di riflessione, condivisione e rilancio sul percorso realizzato :  il 23 giugno  per i genitori e il 27 giugno per le educatrici .

E poi tutti  all’appuntamento finale il 19 giugno a Villa Forno a Cinisello Balsamo: seguirà invito!L’occasione -  su cui stiamo ragionando per nuove piccole sorprese di gioco e condivisione – sarà per noi opportunità dove avremo piacere, non solo di ritrovare amiche e amici che hanno  seguito il nostro specifico percorso,  ma soprattutto  genitori, educatrici/educatori e magari anche bimbi,  di  altre Realtà  e Zone, che hanno condiviso ( e certo  contribuito a realizzare)  la ricchezza dei percorsi  condotti dagli amici/colleghi  Manuel  e Annabella  di Alma Rosè e  Elisa e Francesca de La Fucina.
Una serata per nuovi scambi, per riflessioni ad alta voce o a piedi nudi….  ma anche per  un piccolo divertente brindisi e  festeggiamento finale.   Per poi  ripartire in un nuovo anno : insieme? chissà .. ma  ormai potete anche fare da soli, no ?!




mercoledì 14 maggio 2014

Arrivano gli esploratori! Video Scuola Martinengo

Quale strumento migliore per narrare un'esperienza?
Ecco il video del laboratorio realizzato presso la Scuola Martinengo.
Grazie Simone Rota che hai  ripreso tutti gli incontri ed hai fatto un montaggio superbo!

Per vedere il video, cliccate sul link:
link per vedere il video: https://www.youtube.com/watch?v=WELN_08sotM



martedì 13 maggio 2014

Guardare una storia  ? … ma si dice  leggere una storia !  

No, non è un errore e neppure un refuso, intendo proprio “guardare” una storia , perché qui  voglio suggerire attenzione ad un piccolo concorso , che trovo molto significativo,  specie per chi, grande o piccolo, genitore  o educatore, abbia seguito l’articolato percorso di laboratori, osservazioni ,confronti e riflessioni su Teatro e Infanzia, su linguaggi teatrali e educazione, raccontato in questo Blog.   
Vi rimando allora a :  www.bimbì.it  l’accento è sui bambini, un sito che trovo molto interessante, utile, illuminante su percorsi attività riflessioni per l’infanzia e i suoi  “referenti “… e che è senza pubblicità !
Il sito - a cura di Giampiero Remondini – si apre  come luogo di incontro e dibattito attorno al mondo culturale, artistico, creativo e educativo del bambino e del suo intorno: famiglia scuola e società. 
Il tutto libero da vincoli pubblicitari e di marketing : una scommessa difficile, che ha bisogno del sostegno  di tutti, associazioni culturali e non, enti, istituzioni, ma anche e soprattutto di  singoli individui  (genitori educatori insegnanti operatori ecc.) che sentano di poter condividere questa necessità di uno spazio di dibattito e informazione,  sgombro dal peso spesso condizionante di vincoli commerciali .
 
In particolare ora da questo sito è partito “ Il mio libro illustrato del cuore”: un “contest”, termine un po’ modaiolo per dire concorso, che intende evidenziare  “eccellenze”  nella produzione editoriale, più o meno recente, per l’infanzia,  nell’ambito ancor più specifico degli albi illustrati.
Con la partecipazione di una quindicina di importanti editori specializzati, che hanno selezionato e messo in gara un loro titolo, per ognuno esemplificativo della poetica e politica editoriale della propria casa editrice:  perchè il più venduto o il più amato o il più innovativo….e così via .

 Con un semplice click si può dunque partecipare e votare il libro preferito , e soprattutto - nel caso già non ci fosse noto qualche titolo -  qual miglior pretesto per cercarlo e leggerlo ?
Magari a voce alta, sfogliandolo con i nostri bambini, anche i più piccoli, attenti appunto alle immagini e alla relazione che si viene così ad instaurare con l’adulto/lettore: prima di dormire o nella tranquillità di casa o tutti insieme in classe …o perchè non trarne un nuovo spunto per proseguire il gioco teatrale, come sperimentato in questo prima fase di laboratori fatti insieme?

 Vi lascio dunque con questo link , http://www.bimbì.it/11/05/2014/mio-libro-illustrato-cuore/  augurandomi che possiate condividerne intenzioni e orientamenti  e che vi divertiate giocando con questo semplice e stimolante concorso .. e il premio ?
Sarà solo simbolico e prevede che gli attori  del  Teatro del Buratto realizzino per il sito Bimbì.it  una video-presentazione del libro eletto come vincitore .  

Partecipate subito, c’è tempo sino al 26 maggio!
 
 

martedì 29 aprile 2014

Ecco alcune foto dei laboratori che stiamo tenendo presso le scuole dell'infanzia Ragusa, Pallanza e Giustizia!
A breve comunicheremo quando saranno le attività con i genitori e la festa finale!




Il quaderno - lab. IL VIAGGIO - scuola infanzia Ragusa
Le mappe - lab. IL VIAGGIO - scuola infanzia Pallanza

Il passaporto - lab. IL VIAGGIO - scuola infanzia Giustizia

lunedì 28 aprile 2014

Ti racconto una storia - una esperienza della classe verde della scuola Martinengo


Ti racconto una storia....ma con un filo di voce,con le dita e le mani che scorrono sulla schiena puoi “sentire” le parole, sperimentando nuove sensazioni…un nuovo linguaggio.
Così inizia questa esperienza che le insegnanti della scuola Martinengo hanno realizzato con i loro bambini dopo averlo sperimentato nel percorso di formazione.

qui il link del documento: Ti racconto una storia...

ARRIVANO GLI ESPLORATORI - DOCUMENTAZIONE LABORATORIO PRESSO LA SCUOLA MARTINENGO

Mettiamo qui il link per vedere la documentazione e  narrazione dell'esperienza di laboratorio fatta presso la scuola dell'infanzia Martinengo.
Grazie di cuore per lo splendido lavoro fatto!    https://docs.google.com/file/d/0BzIJR_7nbr7ma1BjZnR5OS0xOUk/edit




giovedì 17 aprile 2014

Esercizi teatrali...di fine stagione


Adesso che facciamo .. ?!

Vi propongo  un piccolo esercizio teatrale sulle intonazioni, tipo quello già fatto  con  la battuta “Domani vado a Napoli”…. ricordate ?  …ooops,  scusate,  questa è una “nota in codice”  riservata ai frequentanti i nostri incontri con  educatori  e genitori .

Comunque provate :
se pronunciamo  questa battuta - “ adesso che facciamo …?” - con tono triste e piatto disegniamo  un quadro di sconforto e negatività, ma se invece cambiamo intonazione  e la battuta vien detta con energia, positività e enfasi - “ adesso che facciamo !”  - ecco che il quadro cambia e si aprono mille possibili strade  per continuare un percorso o avviare nuove imprese .

Verso questa costruttiva impostazione si è infatti rivolto nei giorni scorsi l’ultimo appuntamento (ahimè !) previsto per gli incontri di formazione e osservazione con il gruppo di Educatrici, impegnate nelle quattro scuole coinvolte in zona 9, dal progetto “Milano Infanzia e linguaggi teatrali”  .

Nell’occasione infatti, dopo aver “giocato” anche noi adulti a rifare il percorso – finora solo “osservato” nel laboratorio con i bambini -   che ci ha portato verso il mare,  siamo rimasti seduti sulla spiaggia, tra l’eco di gabbiani e di brezze marine,  mentre le onde del mare si ritraevano e a noi portavano  nuove parole ( invece del libro “ L’onda” che abbiamo così  “raccontato” ai bambini),  rubate a un’antica poesia :
il mio letto è un veliero .. navigo tutta la notte come in volo …ma quando infine il giorno è tornato salvo nella mia stanza, accanto al molo  il mio veliero è di nuovo attraccato” ( da “Il mio letto è una nave” di Robert Louis Stevenson- ed. Feltrinelli 2009) 

L’immagine di questo veliero pronto a navigare ancora sull’onda di fantasie (di luoghi, ambienti, sogni ) è dunque quella che abbiamo voluto lasciare ai nostri  compagni di viaggio arrivati in riva al mare - anticipando e rispondendo alla domanda “ …e  adesso che facciamo”  -  suggerendo già possibili scenari di sviluppo ( o meglio evidenziando un possibile approccio) in un nuovo cammino con i bambini, anche sul prossimo anno.

Indicando soprattutto possibili aperture per prosecuzioni e approfondimenti di un più articolato metodo di lavoro, che mutuando al Teatro linguaggi,  giochi, spunti  e attitudini, può trovare nel lavoro educativo significative interpretazioni e applicazioni, volte ad una sempre più completa e ricca crescita creativa e personale dei bambini e al coinvolgimento di adulti  (educatori e genitori).

In realtà il cammino non è del tutto finito,  poiché ci attende ora ancora qualche appuntamento con i genitori ( e il coinvolgimento attivo delle educatrici stesse) che ci stanno seguendo nel laboratorio sulla lettura voce alta e sul gioco del teatro;  in attesa di una serata conclusiva aperta ai sui protagonisti e fruitori di questa ricerca - tra festa e workshop - che porterà ad un restituzione di tutto il lavoro realizzato –da noi e dai colleghi impegnati nelle altre Unità,  dai docenti e esperti delle Università che il progetto hanno  ideato e supervisionato – che sarà a Giugno e su cui  seguiranno quindi maggiori informazioni  e invito (seguiteci anche qui sul blog ).

Un saluto e un vero affettuoso ringraziamento finale vorrei però già lasciare a tutte le amiche/educatrici - dalla a di Ada e Antonella... e via via  tutte le altre ... fino alla di t di Tania, alla v di Valeria  (…anche perché non abbiamo con noi nessuna z di Zaira o Zoroatsro) –  senza la cui attiva e attenta partecipazione nei nostri incontri e nei laboratori nelle classi questo viaggio sarebbe naufragato,  povero veliero perso nelle correnti delle quotidiane incombenze, dei turni,  dei recuperi e così’ via ; un ringraziamento vero quindi anche  d.ssa Marina Villa, P.O. della nostra unità,  che ci ha seguito e aiutati nella programmazione,  anche degli incontri “extra-time” con i genitori  .

 E poi non posso mancare di salutare chi mi ha supportato in questa “passeggiata al mare” :  Rita Militello, per l’Università Bicocca, fondamentale presenza e competente tutor e osservatrice, dalle cui annotazioni ho ricavato spunti conferme e rettifiche circa il percorso e le sue modalità ; Claudia Spina (  con Dario Tomasoni, stagisti del corso di Alta formazione SOLLEONI dell’Università Cattolica) che è stata preziosa fornitrice di suggestivi oggetti “marini”,  oltre che di utili spunti e osservazioni .

E poi ancora ringrazio  tutte le docenti delle Università Cattolica e Bicocca, con cui costantemente ci confrontiamo  (e da cui sempre imparo )in questa ricerca,  e naturalmente gli amici/colleghi Elisa Rota (della Coop. La Fucina) e Manuel Ferreira e Annabella Di Costanzo (di Alma Rosè) che analogamente e con, certamente uguale se non maggiore energia e soddisfazione, hanno agito con i propri affascinati percorsi nelle altre Scuole e Unità Operative milanesi coinvolte.

A tutti grazie e  arrivederci .. il viaggio non finisce qui , il mare del Teatro nella scuola è ampio e tutto da navigare !

disegno  Scuole infanzia Del volga -  "La spiaggia, il mare." ..e  se fosse il veliero attraccato ?  

martedì 15 aprile 2014


Ora che l'esperienza con il gruppo dei bambini è conclusa, dopo aver osservato, compreso, riflettuto e discusso, desideriamo che ci sia anche il nostro contributo!
Spesso al Nido raccontiamo ai bambini la realtà perché contribuisca a formare il loro bagaglio di esperienza e memoria.
La fantasia, da parte dell'adulto, talvolta è sostenuta per il tempo di un'esperienza di gioco o dall'"oggetto libro"...
Da parte dei bambini la fantasia forse si esprime a partire dall'oggetto transizionale: un'illusione che risolve un problema?!
Il Teatro che è entrato al Martini ci ha regalato un'immersione, reale e fantastica, emotiva e sensoriale nella natura!!! Quella natura che con energia e ritmo, genera e trasforma...
Attraverso materiali inconsueti e accattivanti, suggestioni semplici e efficaci che i bambini hanno colto e interpretato in modo personale e innato, ciascuno si è espresso manifestando se stesso, le proprie emozioni e attitudini!
E esprimersi oggi non può voler dire esprimere anche le proprie opinioni domani?!
Nel teatro che abbiamo visto, di educativo c'è moltissimo: libertà, rispetto e tolleranza, coraggio e fiducia in se se stessi, negli altri e nel futuro!













venerdì 4 aprile 2014

Spunti da un laboratorio teatrale con i genitori


(…) L’uomo aveva finalmente ristabilito l’ordine del mondo da lui stesso sconvolto : nessun’altra specie vivente esisteva per rimetterlo in forse (...) Così almeno gli abitanti di Teodora credevano lontani dal supporre che una fauna dimenticata  si stava risvegliando dal letargo (…) Tornava alla luce negli scantinati dove si conservavano gli incunaboli , spiccava salti dai capitelli e dai pluviali, (…)  le sfingi, i grifi, le chimere, i draghi, gli ircocervi,  le arpie,  le idre,  i liocorni, i  basilischi riprendevano possesso della loro città.  
                        “ Le  città invisibili”   Italo Calvino                                                                                                
 
Pur privandola degli aspetti più  “inquietanti” dovuti alle  fiere letterarie e mitologiche che si agitano in  questa citazione (liberamente sintetizzata,  da uno dei tanti meravigliosi ritratti di metaforiche Città Invisibili  descritte da Calvino), ma anzi trovando in queste figure gli aspetti più fiabeschi e suggestivi,  il liberarsi della fantasia e dell’invenzione,  voglio utilizzare questa citazione per ri-lanciare il senso del laboratorio che abbiamo avviato con i genitori delle scuole aderenti - in Zona 9 -  al progetto raccontato qui nel blog Altea.

Con uno stimolante gruppo di genitori e educatrici (che hanno scelto - e le ringraziamo - di seguire con noi anche questi momenti extra scolastici)  ci stiamo avviando lungo un  breve percorso di avvicinamento al gioco teatrale,  per condividere con i “grandi” spunti e suggestioni del percorso che, con i bambini dei nidi Senigallia e Merloni e delle scuole dell’infanzia Merloni e Del Volga, stiamo già  completando (purtroppo..).

Il tema che abbiamo lanciato loro è stato “ Mi racconti una storia ?”, ovvero la proposta di intraprendere un primo sintetico cammino di  riflessione pratica/sperimentale” sui modi e sul senso del narrare, scoprendo nuove potenzialità che l’approccio ai linguaggi teatrali può offrire .

Il senso principale resta la riflessione  sulla  relazione attore/spettatore, in questo caso tra  adulto e bambino, che si compie nel momento della lettura - del raccontare - ponendo attenzione sui  modi e sull’esperienza  nell’essere attori  di una suggestione,  che può innescare nuove opportunità dell’essere insieme,  protagonisti  di un incontro “privilegiato”  genitore - figlio .

Il gioco che proponiamo passa attraverso la messa in gioco personale, con semplici esercizi  fisici e vocali e offre sperimentazioni di lettura ad alta voce (per scoprire sonorità, ritmi, pause, respiri ) di testi  diversi come filastrocche, poesie e racconti, suggerendo  anche una ricerca più attenta di un repertorio  di letture e testi , scoprendo le potenzialità di “lettura” offerte dai libri “senza parole” e dagli albi illustrati, così come avvenuto con il testo guida sotteso al lavoro fatto da noi con i bambini : ”L’onda” di Suzy Lee (ed. Corraini) .

Un percorso  che oltre a stimolare osservazioni  e nuovi punti di vista e attivare nuove energie, vuole anche suggerire  pratiche e opportunità per sinergie volte alla costruzione di nuovi momenti  e/o  attività,  che  vedano interazioni virtuose tra scuola, famiglia e territorio, grazie anche al diverso incontro tra educatori e genitori che si riesce ad attuare in questi momenti condivisi di laboratorio .

giovedì 3 aprile 2014

Video del seminario nell'Auditorium Apollonio 29 ottobre 2013

Ecco il video del primo seminario realizzato nell'ambito del progetto Infanzia e linguaggi teatrali nell'Auditorium Apollonio dell'Università Cattolica di Milano il 29 ottobre 2013.
Erano presenti le équipe delle università Milano Bicocca, Milano Cattolica, le tre compagnie teatrali coinvolte (Alma Rosè, il Buratto, La Fucina), le insegnanti e dirigenti delle Unità Educative coinvolte ( zone 2, 4 e 9), i responsabili del Comune di Milano.

IL video è diponibile a questo indirizzo.

sabato 29 marzo 2014

il mimo.. non è muto

Bello il gioco delle citazioni  !
Allora partecipo e mi affido alle parole di un mimo …  un paradosso  ??
Riprendo infatti  quello che nel suo bel libro “ Parole sul mimo” (1963) ha scritto Etienne Decroux , il Maestro delle mie Maestre di mimo e teatro ,  Marise Flach e Jolanda Cappi  (…che così  anche saluto con affetto !).

“Il nostro pensiero preme sui nostri gesti , come il pollice dello scultore preme sulle forme; il nostro corpo, scolpito dall’interno, si dilata.
Il nostro pensiero, tra il suo pollice e il suo indice, pizzica il rovescio del nostro involucro e il nostro corpo, scolpito dall’interno, si piega. “

E questo è parte di ciò che proponiamo,  pur incapaci di così poetiche  parole,  giocando su di noi al teatro .


venerdì 21 marzo 2014

Energia 

"L'energia è qualcosa di intimo, che pulsa e pensa nell'immobilità e nel silenzio, una forza pensiero trattenuta che può svilupparsi nel tempo senza dispiegarsi nello spazio. Energia è una temperatura-intensità che il danzatore/attore può individuare, risvegliare, modellare." 

                                                                    Eugenio Barba, La Canoa di carta
Corpo 


"Non è più tempo per una magia aleatoria, di una poesia che non è sostenuta dalla scienza. In teatro poesia e scienza devono ormai identificarsi. Ogni emozione ha basi organiche. E coltivando l'emozione nel proprio corpo l'attore ne ricava il voltaggio. Sapere in anticipo quali punti del corpo bisogna toccare significa gettare lo spettatore in trances magiche. A questa scienza preziosa la poesia teatrale si è da tempo disabituata. Conoscere le localizzazioni del corpo significa dunque ricostruire la catena magica. E io posso col geroglifico di un respiro ritrovare un'idea di teatro sacro."

                                                                Antonin Artaud, Il teatro e il suo doppio

mercoledì 19 marzo 2014


Il 20 marzo è la Giornata Mondiale del Teatro per Bambini e Giovani …e noi ci saremo.

Rubo una bella  “citazione” ad un amico teatrante e riporto questa considerazione di Nelson Mandela che in un famoso discorso disse: "Noi promuoviamo l'idea che i bambini abbiano bisogno di essere guidati, ma con ciò pensiamo anche che abbiano il diritto di essere ciò che vogliono essere e questo è possibile solo se gli sarà dato lo spazio per sognare e far vivere i loro sogni
Assitej, che è l’Associazione Internazionale Teatro per l'Infanzia e la Gioventù (cui il Teatro del Buratto aderisce), invita tutti a partecipare alla campagna "Porta un bambino a teatro " e così ci uniamo all’invito -  con i nostri spettacoli, ma anche con la proposta dei laboratori nelle scuole, per bambini e per i genitori, che costituiscono parte del percorso di ricerca raccontato  in questo Blog -  nella convinzione che anche noi , modesti teatranti,  possiamo fare la differenza nella crescita di un bambino, contribuendo ad offrirgli la possibilità di entrare in spazi in cui sognare, come il teatro.
Condividiamo allora questa proposta  con tutti voi  ( genitori e nonni,  educatori e insegnanti, studenti e osservatori…) che attraverso il blog ci seguite in questa ricerca sulla possibile incidenza del teatro e dei suoi linguaggi nei percorsi di crescita personale e culturale nell’infanzia .
Come ha detto ancora Mandela "La storia ci giudicherà dalla differenza che facciamo nella vita quotidiana dei bambini."   

domenica 16 marzo 2014

"Così come scrivere, leggere è protestare contro le ingiustizie della vita. Chi cerca nella finzione ciò che non ha, dice, senza la necessità di dirlo, e senza neppure saperlo, che la vita così com'è non è sufficiente a soddisfare la nostra sete di assoluto, fondamento della condizione umana, e che dovrebbe essere migliore. Inventiamo storie per poter vivere in qualche modo le molte vite che vorremmo avere quando invece ne abbiamo a disposizione una sola. "

Zona 9 (nido Senigallia)

venerdì 21 febbraio 2014


È nel giocare e soltanto mentre si gioca che l'individuo, bambino o adulto, è in grado di essere creativo e di fare uso dell'intera personalità ed è solo nell'essere creativo  che l'individuo scopre il sé.     (D. Winnicott - Gioco e realtà -1971)

È stato quasi per  caso ( non sono certo così …“colto” ), che mi sono recentemente imbattuto in questa significativa frase di Winnicott - famoso  psicanalista che  ha dedicato gran parte delle sue riflessioni al rapporto tra gioco, atto creativo e le fondamentali esperienze del bambino  -  e  la propongo perché trovo in essa si sintetizzi  bene il senso  di questo nostro laboratorio di teatro , anzi meglio :  di gioco teatrale.

Infatti non è certo  il Teatro con la T maiuscola - quello del sipario di velluto , quello imparato a memoria, con la ripetizione di gesti, parole  e sentimenti - con cui  abbiamo a che fare in questi nostri incontri, bensì  vuole esser l’incontro con la libertà creativa di “fingere per davvero”,   ricordando  il “facciamo che io ero”  ad esempio per  immaginarci  una spiaggia, laddove invece  ci sono solo semplici teli e tappeti , o per  “sentire”  un  gabbiano in semplice strappo di carta velina , o per fare il mare agitando teli azzurri (…bè si lo so , questo  lo ha già fatto “qualcuno”) o evocarne  il  rumore con scatole di cartone pieni di tappi, conchiglie, sassolini…

L’esperienza dell’essere creativo è dunque ciò che noi – noi conduttori e adulti intendo  - apprendiamo dai bambini,  che per primi si buttano sui teli come fosse sabbia , oppure al rumore del vento  aprono le braccia a simulare il volo di gabbiano  o subito corrono sotto un grande telo blu disegnando onde e cavalloni .

E’  un’esperienza questa nostra che si compie con la indispensabile  complicità di educatori/ educatrici, che si inventano e sperimentano  in nuovi ruoli  (ritrovando spunti su cui magari ci siamo già  confrontati in un breve periodo di “allenamento” nella stagione scorsa) , che offrono anche nuovi punti di vista e che ( crediamo.. speriamo) possano aiutare anche nel più difficile quotidiano impegno di assistenza/ educazione / stimolazione a loro delegato ,  che non sempre può godere delle libertà che invece offrono questi momenti  di Gioco insieme  .

In questo è anche la  proposta  di osservazione della nostra ricerca,  a cui invitiamo le educatrici che ci seguono,  con cui ci confrontiamo in periodici incontri e comunque sempre al termine di ogni  intervento nella scuola, rilevando a caldo impressioni e riflettendo a posteriori su suggestioni, limiti e opportunità di un sempre più ampio supporto di attività teatrali nel percorso  di crescita dei nostri bambini  e, perché no,  di noi stessi .

 A tal proposito dunque siamo pronti a proporre una nuova fase che apre al territorio e agli incontri di laboratorio con i genitori , con cui confrontarci nella pratica  e nella scoperta di opportunità espressive,  valorizzando la potenzialità  di ognuno, al di là anche di possibili barriere culturali e /o linguistiche, alla luce di una  sempre più intensa e rinnovata  relazione con il proprio bambino . Un percorso  di 6 incontri che,  a partire magari da un semplice approccio alla lettura ad alta voce,  ci faccia  pian piano scivolare in un gioco più libero che ci avvicini o ri-avvicini al nostro essere creativi  e quindi a noi stessi . 
Non  abbiamo certo ambizioni psicoanalitiche,  né intendiamo invadere altre competenze e conoscenze , il nostro ruolo è e rimane quello di facilitatori, animatori di esperienze e opportunità che la quotidianità e l“adultità”  facilmente ci fa perdere, dimenticare , accantonare e che le suggestioni del teatro, le sue tecniche e suoi fondamenti creativi  e di gioco,  possono aiutare a riconquistare.

Per invitare tutti genitori e educatori a seguirci in questi nostri luoghi del gioco, vi  “spediamo” alcune cartoline che sono state realizzate sulla “nostra”  spiaggia ( Scuola dell’infanzia di via del Volga )



 
 









venerdì 31 gennaio 2014

Cronache da un laboratorio... in riva al mare


Febbraio 2014…..tutti in spiaggia !

Ma no… non siamo andati in vacanza ! 
Anzi siamo tutti al lavoro ( Rita, Claudia, io e ora con noi c’è anche Dario ), infatti sono in pieno svolgimento gli incontri laboratorio con le  Materne (…pardon,  scuole dell’infanzia) Del Volga e Merloni e i Nidi  Senigallia e Merloni di Zona 9 a Milano .

Il nostro cammino con loro  si costruisce in sei tappe, declinate  con attenzioni diversificate alle fasce di età coinvolte in gruppi omogenei (dai 18 mesi ai 5 anni… )e che  si sviluppano in momenti successivi  (ogni quindici giorni, più o meno) lungo  un percorso espressivo e creativo che ci porta al ….mare .

Dopo il primo incontro  di presentazione e  reciproca  conoscenza , nei due successivi  appuntamenti tutti insieme camminiamo  –… in quanti diversi modi si può camminare ?! -  verso il mare : cercando la strada, passando in ambienti e situazioni diverse,  incontrando  animali grandi e piccoli,  ma anche  incontrando vento e pioggia, scivolando sul ghiaccio o sudando nel  caldo afoso,  fino ad arrivare alla spiaggia .

Spiaggia , sabbia vera , nella scuola ….ma siete matti ?!   no certamente, ma allora come è fatta una spiaggia ?  scopriamo quali e quanti colori e sfumature la caratterizzano e  con le mani, o sotto i piedi ( nudi.. ovviamente )  proviamo a sentirne le differenti consistenze,  grazie  a  tante pezze  - stoffa, juta, peluche , moquette, feltro ecc. -  che ci servono per costruire la nostra spiaggia.  Che è proprio un  bel posto !  allora perché non mandare a casa ai genitori  una cartolina, inventata e realizzata da noi , con le immagini della “nostra “spiaggia …..

Quando poi al terzo  incontro ritorneremo potremo sederci  comodi-comodi sul  tappeto di  “sabbia” ad ascoltare e scoprire attorno a noi i suoni  ( del vento del mare di gabbiani ..) e le sensazioni della brezza , la schiuma delle onde, il sole accecante del mezzogiorno o i colori del tramonto ... giocando a inventarli e riprodurli,  con strumenti e oggetti .

…..di fronte ora  il mare e il muoversi delle onde ….

In questi primi tre momenti abbiamo dunque avviato un percorso di gioco teatrale,  che si propone di essere strumento  di crescita personale e di gruppo , un  spazio e un tempo privilegiato e diverso, dove ci sono io e gli altri attorno a me, mondi  da scoprire e con cui via via interagire sempre meglio, con il crescere  dell’età e della capacità di relazione.

E il  Teatro”  cosa c’entra  ?

Niente  …se come “Teatro” ( con la T maiuscola) intendiamo lo spettacolo finito, l’esibizione di abilità, il risultato , l’applauso .

Tanto… se come teatro intendiamo un percorso,  che fin da piccoli possiamo sperimentare,  un gioco per  conoscere meglio noi stessi , sviluppare concentrazione, attenzione e capacità di relazione, rispetto di tempi e spazi altrui e tanto altro ancora, per coltivare la nostra ricchezza espressiva, al di là di stereotipi e convenzioni, per  incontrare e coltivare  quel gioco un po’ magico del  “facciamo che io ero” ,  che (più o meno) caratterizza queste fasce di età e  che il crescere  tende poi a soffocare e costringere in ruoli e funzioni “ adulte”.

Da qua allora potrebbe partire un percorso anche con gli adulti, con  i genitori  e gli educatori (che in parte già sono coinvolti con noi nell’esperienza con i bambini e in altri momenti  di riflessione e sperimentazione )  …. ma ne parliamo un’altra volta, ora scusate c’è il sole  .. torno in spiaggia …. arrivederci !

 Silvio