martedì 11 novembre 2014
venerdì 4 luglio 2014
LA TESTIMONIANZA DELLA SEZIONE PRIMAVERA – SCUOLA INFANZIA MONTEVELINO 10 – MILANO
Quando c’è
stata fatta la presentazione non riuscivamo ad immaginare cosa e come poteva
svilupparsi la proposta teatrale per bambini di questa età circa 3 anni,
vedevamo il limite d’età per i bambini ma la nostra risorsa era la curiosità e
il desiderio di vedere cosa poteva succedere, disposte comunque a metterci in
gioco. Ad ogni incontro c’era la sorpresa nel vedere come i bambini
interagivano con la proposta fatta, in relazione ad Elisa, individualmente e
tra di loro nel gruppo.
Abbiamo
visto che i timidi sono diventati più intraprendenti, i bambini più silenziosi,
osservatori e sempre più sorridenti e comunicativi.
La vivacità
dei bambini ha trovato modo di esprimersi in modo creativo diventando proposta
di gioco per gli altri.
Questa
esperienza di volta in volta li ha aiutati anche ad acquisire la “capacità
d’attesa” del proprio turno, di stare dentro nelle regole e riuscire a giocare
assieme senza litigare “azzuffandosi”.
Per noi
educatrici questa proposta teatrale è stata una occasione di confronto, di
stimolo, di apprendere giocando e di avere sui bambini uno sguardo nuovo.
Le
educatrici della Sezione Primavera : Milena Confalonieri, Emanuela Muller e
Sgorbini Daniela. Anno Scolastico 2013 – 2014.
giovedì 12 giugno 2014
Giovedì 19 giugno dalle 17 alle 20.30
Linguaggi teatrali nei nidi e nelle scuole dell'infanzia del Comune di Milano
SEMINARIO CONCLUSIVO del progetto
"Milano -Infanzia e Linguaggi Teatrali "
il seminario si terrà a
Villa di Breme Forno
Via Martinelli 15
Cinisello Balsamo (Mi)
per arrivare con i mezzi pubblici : MM5 Bignami -tram 31 Gorky Monfalcone
venerdì 23 maggio 2014
Conclusi i laboratori con
le Scuole di Zona 9
Un grazie che non è fine di un viaggio, ma tappa per nuove partenze
….cominciando dal 19 giugno !
Con giovedì 22 maggio si è concluso il percorso di incontro
con i genitori delle scuole di Zona 9 , che abbiamo avuto il piacere di
seguire e che si sono impegnate in
questo nostro progetto .
Noi abbiamo scelto di suddividere il percorso dei 6 incontri previsti di laboratorio per genitori, in due sezioni “intensive” di 3 incontri ciascuna, in date e
orario diversificato (pomeriggio o sera),
per rispondere in modo più ampio alle
dimostrazioni di interesse da parte dei
genitori, cui in una specifica riunione era stata proposta questa fase della
ricerca “Infanzia e linguaggi teatrali”
a loro rivolta, cercando così di favorirne la più ampia partecipazione , rendendola meglio compatibile con
turni di lavoro e impegni famigliari e creando condizioni di condivisione per/ con le educatrici interessate e coinvolte .Un grande sincero e sorridente grazie dunque a tutti coloro che hanno aderito giocando con noi al Teatro e un particolare grazie alla P.O. Marina Villa, per il concreto generoso impegno a seguire e favorire il realizzarsi dell’iniziativa, anche al di fuori di più canonici spazi di orario e di servizio .
Un saluto e un arrivederci ai genitori, che abbiamo visto partecipi e divertiti (almeno … spero !) e a cui si è cercato di suggerire e insieme sperimentare nuovi modi nella relazione, che i linguaggi teatrali possono aiutare, partendo da una maggiore consapevolezza della propria ricchezza espressiva nella parola, nel gesto, nello sguardo e anche nel ...silenzio. Una relazione rivolta sia ai propri bambini, attraverso il gioco creativo ed espressivo e la narrazione, sia verso una maggiore apertura alla collaborazione con le scuole, magari per feste o altre nuove iniziative, di incontro scuola–famiglia-territorio.
Un ribadito grazie alle
educatrici per l’attenzione, la disponibilità e la pazienza con cui hanno seguito le diverse fasi ( ma anche un po’ di divertimento ?), sia quelle a loro specificatamente rivolte
come possibile aggiornamento
professionale , sia quelle che riguardavo attività con i bambini, sia la
condivisione di incontri laboratoriali con genitori .
E con puntuale metafora teatrale, ora a tutti lanciamo “la battuta” per l’avvio di nuovi progetti
e percorsi ! Ricordo allora l’appuntamento per i prossimi focus in Università Cattolica di riflessione, condivisione e rilancio sul percorso realizzato : il 23 giugno per i genitori e il 27 giugno per le educatrici .
E poi tutti all’appuntamento
finale il 19 giugno a Villa Forno a Cinisello Balsamo: seguirà invito!L’occasione - su cui
stiamo ragionando per nuove piccole sorprese di gioco e condivisione – sarà per
noi opportunità dove avremo piacere, non solo di ritrovare amiche e amici
che hanno seguito il nostro specifico
percorso, ma soprattutto genitori, educatrici/educatori e magari anche
bimbi, di altre Realtà e Zone, che hanno condiviso ( e certo contribuito a realizzare) la ricchezza dei percorsi condotti dagli amici/colleghi Manuel e
Annabella di Alma Rosè e Elisa e Francesca de La Fucina.
Una serata per nuovi scambi, per riflessioni ad alta voce o a piedi nudi…. ma anche per un piccolo divertente brindisi e festeggiamento finale. Per poi
ripartire in un nuovo anno : insieme? chissà .. ma ormai potete anche fare da
soli, no ?!mercoledì 14 maggio 2014
Arrivano gli esploratori! Video Scuola Martinengo
Quale strumento migliore per narrare un'esperienza?
Ecco il video del laboratorio realizzato presso la Scuola Martinengo.
Grazie Simone Rota che hai ripreso tutti gli incontri ed hai fatto un montaggio superbo!
Per vedere il video, cliccate sul link:
link per vedere il video: https://www.youtube.com/watch?v=WELN_08sotM
Ecco il video del laboratorio realizzato presso la Scuola Martinengo.
Grazie Simone Rota che hai ripreso tutti gli incontri ed hai fatto un montaggio superbo!
Per vedere il video, cliccate sul link:
link per vedere il video: https://www.youtube.com/watch?v=WELN_08sotM
martedì 13 maggio 2014
Guardare
una storia ? … ma si dice leggere una storia !
No,
non è un errore e neppure un refuso, intendo proprio “guardare” una storia , perché qui voglio suggerire attenzione ad un piccolo concorso
, che trovo molto significativo, specie
per chi, grande o piccolo, genitore o
educatore, abbia seguito l’articolato percorso di laboratori, osservazioni ,confronti
e riflessioni su Teatro e Infanzia, su linguaggi teatrali e educazione, raccontato
in questo Blog.
Vi rimando allora a : www.bimbì.it – l’accento
è sui bambini, un sito che
trovo molto interessante, utile, illuminante su percorsi attività riflessioni
per l’infanzia e i suoi “referenti “… e che è senza pubblicità !
Il sito - a cura di Giampiero Remondini –
si apre come luogo di incontro e
dibattito attorno al mondo culturale, artistico, creativo e educativo del
bambino e del suo intorno: famiglia scuola e società.
Il tutto libero da vincoli pubblicitari e
di marketing : una scommessa difficile, che ha bisogno del sostegno di tutti, associazioni culturali e non, enti,
istituzioni, ma anche e soprattutto di singoli individui (genitori educatori insegnanti operatori ecc.)
che sentano di poter condividere questa necessità di uno spazio di dibattito e
informazione, sgombro dal peso spesso
condizionante di vincoli commerciali .
In particolare ora da questo sito è
partito “ Il mio libro illustrato del
cuore”: un “contest”, termine un po’
modaiolo per dire concorso, che
intende evidenziare “eccellenze” nella produzione editoriale, più o meno recente,
per l’infanzia, nell’ambito ancor più specifico degli albi illustrati.
Con la partecipazione di una quindicina
di importanti editori specializzati, che hanno selezionato e messo in gara un
loro titolo, per ognuno esemplificativo della poetica e politica editoriale della
propria casa editrice: perchè il più
venduto o il più amato o il più innovativo….e così via .
Con
un semplice click si può dunque
partecipare e votare il libro preferito ,
e soprattutto - nel caso già non ci
fosse noto qualche titolo - qual miglior
pretesto per cercarlo e leggerlo ?
Magari a voce alta, sfogliandolo con i
nostri bambini, anche i più piccoli, attenti appunto alle immagini e alla
relazione che si viene così ad instaurare con l’adulto/lettore: prima di
dormire o nella tranquillità di casa o tutti insieme in classe …o perchè non
trarne un nuovo spunto per proseguire
il gioco teatrale, come sperimentato in
questo prima fase di laboratori fatti insieme?
Vi
lascio dunque con questo link , http://www.bimbì.it/11/05/2014/mio-libro-illustrato-cuore/
augurandomi che possiate condividerne
intenzioni e orientamenti e che vi
divertiate giocando con questo semplice e stimolante concorso .. e il premio ?
Sarà solo simbolico e prevede che gli attori
del
Teatro del Buratto realizzino per il sito Bimbì.it una video-presentazione del libro eletto come
vincitore .
Partecipate
subito, c’è tempo sino al 26 maggio!
martedì 29 aprile 2014
lunedì 28 aprile 2014
Ti racconto una storia - una esperienza della classe verde della scuola Martinengo
Ti racconto una storia....ma
con un filo di voce,con le dita e le mani che scorrono sulla schiena puoi
“sentire” le parole, sperimentando nuove sensazioni…un nuovo linguaggio.
Così inizia questa esperienza che le insegnanti della scuola Martinengo hanno realizzato con i loro bambini dopo averlo sperimentato nel percorso di formazione.
ARRIVANO GLI ESPLORATORI - DOCUMENTAZIONE LABORATORIO PRESSO LA SCUOLA MARTINENGO
Mettiamo qui il link per vedere la documentazione e narrazione dell'esperienza di laboratorio fatta presso la scuola dell'infanzia Martinengo.
Grazie di cuore per lo splendido lavoro fatto! https://docs.google.com/file/d/0BzIJR_7nbr7ma1BjZnR5OS0xOUk/edit
Grazie di cuore per lo splendido lavoro fatto! https://docs.google.com/file/d/0BzIJR_7nbr7ma1BjZnR5OS0xOUk/edit
giovedì 17 aprile 2014
Esercizi teatrali...di fine stagione
Adesso che facciamo .. ?!
Vi propongo un piccolo esercizio teatrale sulle
intonazioni, tipo quello già fatto con la
battuta “Domani vado a Napoli”…. ricordate ? …ooops, scusate,
questa è una “nota in codice”
riservata ai frequentanti i nostri incontri con educatori
e genitori .
Comunque provate :
se pronunciamo questa battuta - “ adesso che facciamo …?” - con
tono triste e piatto disegniamo un quadro
di sconforto e negatività, ma se invece cambiamo intonazione e la battuta vien detta con energia, positività
e enfasi - “ adesso che facciamo !” - ecco che il quadro cambia e si aprono mille
possibili strade per continuare un
percorso o avviare nuove imprese .
Verso questa
costruttiva impostazione si è infatti rivolto nei giorni scorsi l’ultimo appuntamento
(ahimè !) previsto per gli incontri di formazione e osservazione con il gruppo di Educatrici, impegnate nelle
quattro scuole coinvolte in zona 9, dal progetto “Milano Infanzia e linguaggi teatrali”
.
Nell’occasione
infatti, dopo aver “giocato” anche noi adulti a rifare il percorso – finora
solo “osservato” nel laboratorio con i bambini - che ci
ha portato verso il mare, siamo rimasti
seduti sulla spiaggia, tra l’eco di gabbiani e di brezze marine, mentre le onde del mare si ritraevano e a noi
portavano nuove parole ( invece del
libro “ L’onda” che abbiamo così
“raccontato” ai bambini), rubate
a un’antica poesia :
“ il mio letto è un veliero .. navigo tutta la notte
come in volo …ma quando infine il giorno è tornato salvo nella mia stanza, accanto
al molo il mio veliero è di nuovo
attraccato”
(
da “Il mio letto è una nave” di Robert Louis Stevenson- ed. Feltrinelli 2009)
L’immagine di
questo veliero pronto a navigare ancora sull’onda di fantasie (di luoghi,
ambienti, sogni ) è dunque quella che abbiamo voluto lasciare ai nostri compagni di viaggio arrivati in riva al mare
- anticipando e rispondendo alla domanda “ …e adesso che facciamo” - suggerendo
già possibili scenari di sviluppo ( o meglio evidenziando un possibile approccio)
in un nuovo cammino con i bambini, anche sul prossimo anno.
Indicando soprattutto
possibili aperture per prosecuzioni e approfondimenti di un più articolato metodo
di lavoro, che mutuando al Teatro linguaggi,
giochi, spunti e attitudini, può
trovare nel lavoro educativo significative interpretazioni e applicazioni,
volte ad una sempre più completa e ricca crescita creativa e personale dei
bambini e al coinvolgimento di adulti (educatori
e genitori).
In realtà il
cammino non è del tutto finito, poiché ci
attende ora ancora qualche appuntamento con i genitori ( e il coinvolgimento
attivo delle educatrici stesse) che ci stanno seguendo nel laboratorio sulla
lettura voce alta e sul gioco del teatro; in attesa di una serata conclusiva aperta ai
sui protagonisti e fruitori di questa ricerca - tra festa e workshop - che
porterà ad un restituzione di tutto il lavoro realizzato –da noi e dai colleghi
impegnati nelle altre Unità, dai docenti
e esperti delle Università che il progetto hanno ideato e supervisionato – che sarà a Giugno e
su cui seguiranno quindi maggiori informazioni
e invito (seguiteci anche qui sul blog ).
Un saluto e un
vero affettuoso ringraziamento finale vorrei però già lasciare a tutte le
amiche/educatrici - dalla a di Ada e Antonella... e via via tutte le altre ... fino alla di t di Tania, alla
v di Valeria (…anche perché non abbiamo
con noi nessuna z di Zaira o Zoroatsro) – senza la cui attiva e attenta partecipazione nei
nostri incontri e nei laboratori nelle classi questo viaggio sarebbe naufragato,
povero veliero perso nelle correnti
delle quotidiane incombenze, dei turni, dei recuperi e così’ via ; un ringraziamento
vero quindi anche d.ssa Marina Villa, P.O.
della nostra unità, che ci ha seguito e
aiutati nella programmazione, anche
degli incontri “extra-time” con i genitori .
E poi non posso mancare di salutare chi mi ha
supportato in questa “passeggiata al mare” :
Rita Militello, per l’Università Bicocca, fondamentale presenza e
competente tutor e osservatrice, dalle cui annotazioni ho ricavato spunti conferme
e rettifiche circa il percorso e le sue modalità ; Claudia Spina ( con Dario Tomasoni, stagisti del corso di Alta
formazione SOLLEONI dell’Università Cattolica) che è stata preziosa fornitrice
di suggestivi oggetti “marini”, oltre
che di utili spunti e osservazioni .
E poi ancora
ringrazio tutte le docenti delle
Università Cattolica e Bicocca, con cui costantemente ci confrontiamo (e da cui sempre imparo )in questa ricerca, e naturalmente gli amici/colleghi Elisa Rota (della
Coop. La Fucina) e Manuel Ferreira e Annabella Di Costanzo (di Alma Rosè) che
analogamente e con, certamente uguale se non maggiore energia e soddisfazione, hanno
agito con i propri affascinati percorsi nelle altre Scuole e Unità Operative
milanesi coinvolte.
A tutti grazie
e arrivederci .. il viaggio non finisce
qui , il mare del Teatro nella scuola è ampio e tutto da navigare !
disegno Scuole infanzia Del volga - "La spiaggia, il mare." ..e se fosse il veliero attraccato ?
martedì 15 aprile 2014
Ora che l'esperienza con il gruppo dei bambini è conclusa, dopo aver osservato, compreso, riflettuto e discusso, desideriamo che ci sia anche il nostro contributo!
Spesso al Nido raccontiamo ai bambini la realtà perché contribuisca a formare il loro bagaglio di esperienza e memoria.
La fantasia, da parte dell'adulto, talvolta è sostenuta per il tempo di un'esperienza di gioco o dall'"oggetto libro"...
Da parte dei bambini la fantasia forse si esprime a partire dall'oggetto transizionale: un'illusione che risolve un problema?!
Il Teatro che è entrato al Martini ci ha regalato un'immersione, reale e fantastica, emotiva e sensoriale nella natura!!! Quella natura che con energia e ritmo, genera e trasforma...
Attraverso materiali inconsueti e accattivanti, suggestioni semplici e efficaci che i bambini hanno colto e interpretato in modo personale e innato, ciascuno si è espresso manifestando se stesso, le proprie emozioni e attitudini!
E esprimersi oggi non può voler dire esprimere anche le proprie opinioni domani?!
Nel teatro che abbiamo visto, di educativo c'è moltissimo: libertà, rispetto e tolleranza, coraggio e fiducia in se se stessi, negli altri e nel futuro!
venerdì 4 aprile 2014
Spunti da un laboratorio teatrale con i genitori
(…) L’uomo aveva finalmente ristabilito l’ordine
del mondo da lui stesso sconvolto : nessun’altra specie vivente esisteva per
rimetterlo in forse (...) Così almeno gli abitanti di Teodora credevano lontani
dal supporre che una fauna dimenticata
si stava risvegliando dal letargo (…) Tornava alla luce negli scantinati
dove si conservavano gli incunaboli , spiccava salti dai capitelli e dai pluviali,
(…) le sfingi, i grifi, le chimere, i
draghi, gli ircocervi, le arpie, le idre, i liocorni, i basilischi riprendevano possesso della loro
città.
“ Le città invisibili” Italo Calvino
Pur privandola degli aspetti più “inquietanti” dovuti alle fiere letterarie e mitologiche che si agitano in questa citazione (liberamente sintetizzata,
da uno dei tanti meravigliosi ritratti
di metaforiche Città Invisibili
descritte da Calvino), ma anzi trovando in queste figure gli aspetti più
fiabeschi e suggestivi, il
liberarsi della fantasia e dell’invenzione,
voglio utilizzare questa citazione per ri-lanciare
il senso del laboratorio che abbiamo
avviato con i genitori delle scuole
aderenti - in Zona 9 - al progetto raccontato qui nel blog Altea.
Con uno stimolante gruppo di genitori e educatrici (che hanno scelto - e le
ringraziamo - di seguire con noi anche
questi momenti extra scolastici) ci stiamo
avviando lungo un breve percorso di avvicinamento
al gioco teatrale, per condividere con i “grandi” spunti e suggestioni del percorso che, con
i bambini dei nidi Senigallia e Merloni e delle scuole dell’infanzia Merloni e
Del Volga, stiamo già completando (purtroppo..).
Il tema che abbiamo lanciato loro è stato “ Mi racconti una storia ?”,
ovvero la proposta di intraprendere un primo sintetico cammino di “riflessione
pratica/sperimentale” sui modi e sul senso del narrare, scoprendo nuove
potenzialità che l’approccio ai linguaggi teatrali può offrire .
Il senso principale resta la riflessione sulla relazione attore/spettatore, in questo caso tra adulto e bambino, che si compie nel momento
della lettura - del raccontare - ponendo attenzione sui modi e sull’esperienza nell’essere
attori di una suggestione, che può innescare nuove opportunità dell’essere
insieme, protagonisti di un incontro “privilegiato” genitore - figlio .
Il gioco che proponiamo passa attraverso la messa in gioco personale, con semplici esercizi fisici e vocali e offre sperimentazioni di
lettura ad alta voce (per scoprire sonorità, ritmi, pause, respiri ) di testi diversi come filastrocche, poesie e racconti,
suggerendo anche una ricerca più attenta
di un repertorio di letture e testi ,
scoprendo le potenzialità di “lettura” offerte dai libri “senza parole” e dagli
albi illustrati, così come avvenuto con il testo guida sotteso al lavoro fatto da
noi con i bambini : ”L’onda” di Suzy
Lee (ed. Corraini) .
Un percorso che oltre a stimolare
osservazioni e nuovi punti di vista e attivare nuove
energie, vuole anche suggerire pratiche e opportunità per sinergie volte
alla costruzione di nuovi momenti e/o attività, che
vedano interazioni virtuose tra scuola, famiglia e territorio, grazie anche
al diverso incontro tra educatori e genitori
che si riesce ad attuare in questi momenti condivisi di laboratorio .
giovedì 3 aprile 2014
Video del seminario nell'Auditorium Apollonio 29 ottobre 2013
Ecco il video del primo seminario realizzato nell'ambito del progetto Infanzia e linguaggi teatrali nell'Auditorium Apollonio dell'Università Cattolica di Milano il 29 ottobre 2013.
Erano presenti le équipe delle università Milano Bicocca, Milano Cattolica, le tre compagnie teatrali coinvolte (Alma Rosè, il Buratto, La Fucina), le insegnanti e dirigenti delle Unità Educative coinvolte ( zone 2, 4 e 9), i responsabili del Comune di Milano.
IL video è diponibile a questo indirizzo.
Erano presenti le équipe delle università Milano Bicocca, Milano Cattolica, le tre compagnie teatrali coinvolte (Alma Rosè, il Buratto, La Fucina), le insegnanti e dirigenti delle Unità Educative coinvolte ( zone 2, 4 e 9), i responsabili del Comune di Milano.
IL video è diponibile a questo indirizzo.
sabato 29 marzo 2014
il mimo.. non è muto
Bello il gioco delle citazioni !
Allora partecipo e mi affido alle parole di un mimo … un paradosso ??
Riprendo infatti quello che nel suo bel libro “ Parole sul mimo” (1963) ha scritto Etienne Decroux , il Maestro delle mie Maestre di mimo e teatro , Marise Flach e Jolanda Cappi (…che così anche saluto con affetto !).
“Il nostro pensiero preme sui nostri gesti , come il pollice dello scultore preme sulle forme; il nostro corpo, scolpito dall’interno, si dilata.
Il nostro pensiero, tra il suo pollice e il suo indice, pizzica il rovescio del nostro involucro e il nostro corpo, scolpito dall’interno, si piega. “
E questo è parte di ciò che proponiamo, pur incapaci di così poetiche parole, giocando su di noi al teatro .
venerdì 21 marzo 2014
Energia
"L'energia è qualcosa di intimo, che pulsa e pensa nell'immobilità e nel silenzio, una forza pensiero trattenuta che può svilupparsi nel tempo senza dispiegarsi nello spazio. Energia è una temperatura-intensità che il danzatore/attore può individuare, risvegliare, modellare."
Eugenio Barba, La Canoa di carta
"L'energia è qualcosa di intimo, che pulsa e pensa nell'immobilità e nel silenzio, una forza pensiero trattenuta che può svilupparsi nel tempo senza dispiegarsi nello spazio. Energia è una temperatura-intensità che il danzatore/attore può individuare, risvegliare, modellare."
Eugenio Barba, La Canoa di carta
Corpo
"Non è più tempo per una magia aleatoria, di una poesia che non è sostenuta dalla scienza. In teatro poesia e scienza devono ormai identificarsi. Ogni emozione ha basi organiche. E coltivando l'emozione nel proprio corpo l'attore ne ricava il voltaggio. Sapere in anticipo quali punti del corpo bisogna toccare significa gettare lo spettatore in trances magiche. A questa scienza preziosa la poesia teatrale si è da tempo disabituata. Conoscere le localizzazioni del corpo significa dunque ricostruire la catena magica. E io posso col geroglifico di un respiro ritrovare un'idea di teatro sacro."
Antonin Artaud, Il teatro e il suo doppio
"Non è più tempo per una magia aleatoria, di una poesia che non è sostenuta dalla scienza. In teatro poesia e scienza devono ormai identificarsi. Ogni emozione ha basi organiche. E coltivando l'emozione nel proprio corpo l'attore ne ricava il voltaggio. Sapere in anticipo quali punti del corpo bisogna toccare significa gettare lo spettatore in trances magiche. A questa scienza preziosa la poesia teatrale si è da tempo disabituata. Conoscere le localizzazioni del corpo significa dunque ricostruire la catena magica. E io posso col geroglifico di un respiro ritrovare un'idea di teatro sacro."
Antonin Artaud, Il teatro e il suo doppio
mercoledì 19 marzo 2014
Il
20 marzo è la Giornata Mondiale del Teatro per Bambini e Giovani …e noi ci
saremo.
Rubo una bella “citazione”
ad un amico teatrante e riporto questa considerazione di Nelson Mandela che in
un famoso discorso disse:
"Noi promuoviamo l'idea che i bambini abbiano bisogno di essere guidati,
ma con ciò pensiamo anche che abbiano il diritto di essere ciò che vogliono
essere e questo è possibile solo se gli sarà dato lo spazio per sognare e far vivere i loro sogni”
Assitej, che è l’Associazione Internazionale Teatro per
l'Infanzia e la Gioventù (cui il Teatro del Buratto aderisce), invita tutti a
partecipare alla campagna "Porta un
bambino a teatro " e così ci uniamo all’invito - con i nostri spettacoli, ma anche con la proposta
dei laboratori nelle scuole, per bambini e per i genitori, che costituiscono parte
del percorso di ricerca raccontato in questo Blog - nella convinzione che anche noi , modesti
teatranti, possiamo fare la differenza
nella crescita di un bambino, contribuendo ad offrirgli la possibilità di
entrare in spazi in cui sognare, come il
teatro.
Condividiamo allora questa proposta con tutti voi ( genitori e nonni, educatori e insegnanti, studenti e osservatori…)
che attraverso il blog ci seguite in questa ricerca sulla possibile incidenza del
teatro e dei suoi linguaggi nei percorsi di crescita personale e culturale nell’infanzia
. Come ha detto ancora Mandela "La storia ci giudicherà dalla differenza che facciamo nella vita quotidiana dei bambini."
domenica 16 marzo 2014
"Così come scrivere, leggere è protestare contro le ingiustizie della vita. Chi cerca nella finzione ciò che non ha, dice, senza la necessità di dirlo, e senza neppure saperlo, che la vita così com'è non è sufficiente a soddisfare la nostra sete di assoluto, fondamento della condizione umana, e che dovrebbe essere migliore. Inventiamo storie per poter vivere in qualche modo le molte vite che vorremmo avere quando invece ne abbiamo a disposizione una sola. "
Zona 9 (nido Senigallia)
Zona 9 (nido Senigallia)
venerdì 21 febbraio 2014
È nel giocare e soltanto mentre si gioca che l'individuo, bambino o adulto, è in grado di essere creativo e di fare uso dell'intera personalità ed è solo nell'essere creativo che l'individuo scopre il sé. (D. Winnicott - Gioco e realtà -1971)
È stato quasi per caso
( non sono certo così …“colto” ), che mi sono recentemente imbattuto in questa
significativa frase di Winnicott - famoso
psicanalista che
ha dedicato gran parte delle sue
riflessioni al rapporto tra gioco, atto creativo e le fondamentali esperienze del
bambino - e la
propongo perché trovo in essa si sintetizzi bene il senso di questo nostro laboratorio di teatro , anzi
meglio : di gioco teatrale.
Infatti non è certo il
Teatro con la T maiuscola - quello del sipario di velluto , quello imparato a memoria,
con la ripetizione di gesti, parole e
sentimenti - con cui abbiamo a che fare
in questi nostri incontri, bensì vuole esser
l’incontro con la libertà creativa di “fingere
per davvero”, ricordando il “facciamo che io ero” ad esempio per immaginarci una spiaggia, laddove invece ci sono solo semplici teli e tappeti , o per “sentire” un
gabbiano in semplice strappo di carta velina , o per fare il mare agitando
teli azzurri (…bè si lo so , questo lo ha
già fatto “qualcuno”) o evocarne il rumore con scatole di cartone pieni di tappi,
conchiglie, sassolini…
L’esperienza
dell’essere creativo è dunque ciò che noi – noi conduttori e adulti intendo
- apprendiamo dai bambini, che per primi si buttano sui teli come fosse sabbia
, oppure al rumore del vento aprono le
braccia a simulare il volo di gabbiano o
subito corrono sotto un grande telo blu disegnando onde e cavalloni .
E’ un’esperienza
questa nostra che si compie con la indispensabile complicità
di educatori/ educatrici, che si inventano e sperimentano in nuovi
ruoli (ritrovando spunti su cui
magari ci siamo già confrontati in un
breve periodo di “allenamento” nella stagione scorsa) , che offrono anche nuovi
punti di vista e che ( crediamo.. speriamo) possano aiutare anche nel più difficile
quotidiano impegno di assistenza/ educazione / stimolazione a loro delegato , che non sempre può godere delle libertà che invece
offrono questi momenti di Gioco insieme .
In questo è anche la proposta di osservazione della nostra ricerca, a cui invitiamo le educatrici che ci seguono, con cui ci confrontiamo in periodici incontri
e comunque sempre al termine di ogni intervento
nella scuola, rilevando a caldo impressioni e riflettendo a posteriori su suggestioni,
limiti e opportunità di un sempre più ampio supporto di attività teatrali nel
percorso di crescita dei nostri bambini e, perché
no, di noi stessi .
A tal proposito dunque
siamo pronti a proporre una nuova fase che apre al territorio e agli incontri di laboratorio con i genitori
, con cui confrontarci nella pratica e
nella scoperta di opportunità espressive, valorizzando la potenzialità di ognuno, al di là anche di possibili barriere
culturali e /o linguistiche, alla luce di una sempre più intensa e rinnovata relazione con il
proprio bambino . Un percorso di 6 incontri
che, a partire magari da un semplice approccio
alla lettura ad alta voce, ci
faccia pian piano scivolare in un gioco più libero che ci avvicini o ri-avvicini al nostro essere creativi e quindi a
noi stessi .
Non abbiamo certo ambizioni
psicoanalitiche, né intendiamo invadere
altre competenze e conoscenze , il nostro ruolo è e rimane quello di facilitatori,
animatori di esperienze e opportunità che la quotidianità e l“adultità” facilmente ci fa perdere, dimenticare , accantonare
e che le suggestioni del teatro, le
sue tecniche e suoi fondamenti creativi e di gioco, possono aiutare a riconquistare.
Per invitare tutti genitori e educatori a seguirci in questi
nostri luoghi del gioco, vi “spediamo” alcune cartoline che sono state realizzate
sulla “nostra” spiaggia ( Scuola dell’infanzia
di via del Volga )
venerdì 31 gennaio 2014
Cronache da un laboratorio... in riva al mare
Febbraio
2014…..tutti in spiaggia !
Ma no… non siamo andati in vacanza !
Anzi siamo tutti al lavoro ( Rita, Claudia, io e ora con noi c’è anche Dario ), infatti sono in pieno svolgimento gli incontri laboratorio con le Materne (…pardon, scuole dell’infanzia) Del Volga e Merloni e i Nidi Senigallia e Merloni di Zona 9 a Milano .
Il nostro cammino con loro si costruisce in sei tappe, declinate con
attenzioni diversificate alle fasce di età coinvolte in gruppi omogenei (dai 18
mesi ai 5 anni… )e che si sviluppano in
momenti successivi (ogni quindici
giorni, più o meno) lungo un percorso
espressivo e creativo che ci porta al ….mare .
Dopo il primo incontro di
presentazione e reciproca conoscenza , nei due successivi appuntamenti tutti insieme camminiamo –… in quanti diversi modi si può camminare ?! -
verso il mare : cercando la strada,
passando in ambienti e situazioni diverse,
incontrando animali grandi e piccoli,
ma anche incontrando vento e pioggia, scivolando sul ghiaccio
o sudando nel caldo afoso, fino ad
arrivare alla spiaggia .
Spiaggia , sabbia vera , nella scuola
….ma siete matti ?! no certamente, ma allora
come è fatta una spiaggia ? scopriamo quali
e quanti colori e sfumature la
caratterizzano e con le mani, o sotto i piedi ( nudi.. ovviamente ) proviamo a sentirne le differenti consistenze,
grazie a tante
pezze - stoffa, juta, peluche ,
moquette, feltro ecc. - che ci servono per
costruire la nostra spiaggia. Che è proprio un bel posto !
allora perché non mandare a casa ai genitori una cartolina, inventata e realizzata da noi
, con le immagini della “nostra
“spiaggia …..
Quando poi al terzo incontro ritorneremo potremo sederci comodi-comodi sul tappeto di
“sabbia” ad ascoltare e scoprire
attorno a noi i suoni ( del vento del
mare di gabbiani ..) e le sensazioni della brezza , la schiuma delle onde, il sole
accecante del mezzogiorno o i colori del tramonto ... giocando a inventarli e riprodurli, con strumenti e oggetti .
…..di fronte ora il mare
e il muoversi delle onde ….
In questi primi tre momenti abbiamo
dunque avviato un percorso di gioco
teatrale, che si propone di essere
strumento di crescita personale e di gruppo , un spazio e un tempo privilegiato e diverso, dove
ci sono io e gli altri attorno a me,
mondi da scoprire e con cui via via
interagire sempre meglio, con il crescere dell’età e della capacità di relazione.
E il
“Teatro” cosa c’entra ?
Niente …se come “Teatro”
( con la T maiuscola) intendiamo lo spettacolo finito, l’esibizione di abilità,
il risultato , l’applauso .
Tanto… se come teatro
intendiamo un percorso, che fin da piccoli possiamo sperimentare, un gioco per
conoscere meglio noi stessi ,
sviluppare concentrazione, attenzione e capacità di relazione, rispetto di tempi e spazi altrui e tanto altro ancora,
per coltivare la nostra ricchezza
espressiva, al di là di stereotipi e convenzioni, per incontrare e coltivare quel gioco un po’ magico del “facciamo che io ero” , che (più o meno) caratterizza queste fasce di
età e che il crescere tende poi a soffocare e costringere in ruoli
e funzioni “ adulte”.
Da qua allora potrebbe partire un percorso anche con gli adulti, con i genitori e gli educatori
(che in parte già sono coinvolti con noi nell’esperienza con i bambini e
in altri momenti di riflessione e
sperimentazione ) …. ma ne parliamo un’altra
volta, ora scusate c’è il sole .. torno
in spiaggia …. arrivederci !
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