(…) L’uomo aveva finalmente ristabilito l’ordine
del mondo da lui stesso sconvolto : nessun’altra specie vivente esisteva per
rimetterlo in forse (...) Così almeno gli abitanti di Teodora credevano lontani
dal supporre che una fauna dimenticata
si stava risvegliando dal letargo (…) Tornava alla luce negli scantinati
dove si conservavano gli incunaboli , spiccava salti dai capitelli e dai pluviali,
(…) le sfingi, i grifi, le chimere, i
draghi, gli ircocervi, le arpie, le idre, i liocorni, i basilischi riprendevano possesso della loro
città.
“ Le città invisibili” Italo Calvino
Pur privandola degli aspetti più “inquietanti” dovuti alle fiere letterarie e mitologiche che si agitano in questa citazione (liberamente sintetizzata,
da uno dei tanti meravigliosi ritratti
di metaforiche Città Invisibili
descritte da Calvino), ma anzi trovando in queste figure gli aspetti più
fiabeschi e suggestivi, il
liberarsi della fantasia e dell’invenzione,
voglio utilizzare questa citazione per ri-lanciare
il senso del laboratorio che abbiamo
avviato con i genitori delle scuole
aderenti - in Zona 9 - al progetto raccontato qui nel blog Altea.
Con uno stimolante gruppo di genitori e educatrici (che hanno scelto - e le
ringraziamo - di seguire con noi anche
questi momenti extra scolastici) ci stiamo
avviando lungo un breve percorso di avvicinamento
al gioco teatrale, per condividere con i “grandi” spunti e suggestioni del percorso che, con
i bambini dei nidi Senigallia e Merloni e delle scuole dell’infanzia Merloni e
Del Volga, stiamo già completando (purtroppo..).
Il tema che abbiamo lanciato loro è stato “ Mi racconti una storia ?”,
ovvero la proposta di intraprendere un primo sintetico cammino di “riflessione
pratica/sperimentale” sui modi e sul senso del narrare, scoprendo nuove
potenzialità che l’approccio ai linguaggi teatrali può offrire .
Il senso principale resta la riflessione sulla relazione attore/spettatore, in questo caso tra adulto e bambino, che si compie nel momento
della lettura - del raccontare - ponendo attenzione sui modi e sull’esperienza nell’essere
attori di una suggestione, che può innescare nuove opportunità dell’essere
insieme, protagonisti di un incontro “privilegiato” genitore - figlio .
Il gioco che proponiamo passa attraverso la messa in gioco personale, con semplici esercizi fisici e vocali e offre sperimentazioni di
lettura ad alta voce (per scoprire sonorità, ritmi, pause, respiri ) di testi diversi come filastrocche, poesie e racconti,
suggerendo anche una ricerca più attenta
di un repertorio di letture e testi ,
scoprendo le potenzialità di “lettura” offerte dai libri “senza parole” e dagli
albi illustrati, così come avvenuto con il testo guida sotteso al lavoro fatto da
noi con i bambini : ”L’onda” di Suzy
Lee (ed. Corraini) .
Un percorso che oltre a stimolare
osservazioni e nuovi punti di vista e attivare nuove
energie, vuole anche suggerire pratiche e opportunità per sinergie volte
alla costruzione di nuovi momenti e/o attività, che
vedano interazioni virtuose tra scuola, famiglia e territorio, grazie anche
al diverso incontro tra educatori e genitori
che si riesce ad attuare in questi momenti condivisi di laboratorio .
Buonasera Silvio
RispondiEliminami è dispiaciuto saltare il laboratorio teatrale giovedì!!!!! Ti volevo però dire che i nostri genitori sono entusiasti dell'esperienza e qualcuno ci ha già detto che parteciperà anche a gli altri 3 incontri.....Silvio sei una conferma!!!!
GRAZIE
carissime mi scuso ancora per l'assenza obbligata (causa sostituzione in spettacolo per malattia di una collega) di giovedì ... recupereremo ! ...e grazie per la fiducia dei genitori .. vorrà dire che tutti insieme faremo una bella compagnia teatrale !! a presto
Eliminaciao silvio ormai per alcuni dei nostri bambini e i loro genitori sei diventato un amico di giochi sotto l'ombrellone!!!!! Bellissimo .....
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